I miei piedi

I piedi costituiscono un’importante struttura sensoriale nel meccanismo del controllo posturale. Come diretta e spesso unica interfaccia tra il mio corpo ed il terreno, i piedi mi permettono di interagire con l’ambiente che mi circonda. Le informazioni sensoriali date dai muscoli e dagli afferenti cutanei nei piedi contribuiscono alla mia abilità di stare dritto in piedi. Un declino a livello della sensibilità della pianta dei piedi avviene naturalmente negli anni come risultato di disordini neurologici. Ma ci sono differenti approcci che posso adottare per lavorare contro questo normale declino.

L’importanza del piede visto come struttura che regge il mio corpo e mi permette di avere diretta interazione con l’ambiente circostante era già riconosciuta in tantissime culture e medicine. La medicina cinese con la riflessologia, la medicina ayurvedica con la stimolazione dei punti Marma e la più recente naturopatia hanno posto al centro della cura della persona i piedi.

La riflessologia plantare, fonda le sue origini nel VI a.C nella tradizione cinese evolvendosi poi negli anni diventando terapia zonale con Fizgerard e mescolandosi anche ad altre culture come quella thailandese differenziandosi nelle tecniche utilizzate per applicarla manualmente o con l’utilizzo di bastoncini. Anche in India la stimolazione della pianta del piede, il massaggio del piede e l’utilizzo della kash bowl si sviluppa a pari passo con quella cinese. La letteratura scientifica ancora non supporta la riflessologia come trattamento medico valido contro una determinata condizione patologica, bensì sono stati riscontrati benefici in special modo nel miglioramento del sonno e per aumentarne la sensibilità.

Per l’importanza di questo trattamento e della stimolazione del piede per il miglioramento della mia postura i trattamenti “sentire la terra” e “risollevarsi” sono quelli più indicati. Con Kneipp l’importanza della stimolazione sensoriale del piede prende poi una strada ancora diversa cioè quella dell’idroterapia alternando bagni di acqua fredda e di acqua calda lavorando sul sistema cardiocircolatorio.

Inoltre, la scelta della calzatura deve essere accurata ed i miei piedi devono poter effettuare il movimento naturale che avverrebbe anche scalza. Questo dovrebbe poter avvenire fin da bambini, scoprendo diverse superfici come la sabbia, i sassolini, l’erba. Camminare scalza aumenta la capacità di scoprire il mondo e di migliorare la deambulazione e l’equilibrio da adulti. Posso stimolare la propriocezione e prendermi cura dei miei piedi grazie ed esercizi specifici in appoggio monopodalico come quelli proposti nella sessione di “Balance Myself” e con lezioni individuali che possono spaziare dalla bioenergetica ad esercizi posturali e di rieducazione motoria del piede.